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martedì 30 agosto 2011

Il "TRASPARENTE" mare di Sottomarina

Bandiere Blu a sei spiagge venete e non c'è Sottomarina... come al solito!

Tra gli indicatori ci sono gli impianti di depurazione funzionanti; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla riduzione della produzione, alla raccolta differenziata e alla gestione dei rifiuti pericolosi; la cura dell'arredo urbano e delle spiagge; la possibilità di accesso al mare per tutti i fruitori senza limitazioni.
Queste le località venete che hanno ottenuto la Bandiera Blu: San Michele al Tagliamento-Bibione, Caorle, Eraclea Mare, Jesolo, Cavallino Treporti, Lido di Venezia. Esclusa Sottomarina: http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/05/14/news/bandiere-blu-promosse-sei-spiagge-in-veneto-1.4508177

OGNI VOLTA CHE MI CAPITA (RARAMENTE PER FORTUNA) DI AVVICINARMI ALL'ACQUA DEL LITORALE DI SOTTOMARINA DI CHIOGGIA MI DOMANDO: "MA QUALCUNO CONTROLLA SE SIA INQUINATA O MENO?"


Anche i miei piccoli bimbi sono assai perplessi e lo hanno manifestato in varie occasioni, arrivando in auto: "Papà ma perchè qui non si vede il mare?" oppure mentre raggiungevamo -con fatica- la spiaggia pubblica dal pubblico parcheggio alla Diga "Perchè c'è questa gran puzza?"
A proposito del parcheggio a pagamento, che è stato creato da un paio di anni presso il piccolo tratto di spiaggia libera a ridosso della cosidetta 'diga', sarebbe molto bello, se il Comune di Chioggia, che si incassa tanti soldini (e spesso manda anche i vigili a controllare che tutti versino il dovuto!) ATTREZZASSE quell'infimo tratto di spiaggia con passerelle rimuovibili leggere in legno, per agevolare le famiglie con bambini, gli anziani e i disabili, che sono COSTRETTI A PERCORRERE centinaia di metri affondando nella sabbia rovente prima di raggiungere la battigia...

SECONDO L'ARPAV (Arpa Veneto) SOTTOMARINA MERITA LA BANDIERINA BLU COME ALTRE LOCALITA' DELL'ADRIATICO. SE AVETE TEMPO E VOGLIA PERO' CONFRONTATE ED INCROCIATE I PARAMETRI CON ERACLEA O BARRICATA:



Anche quest'anno quasi tutte le località marine del Veneto hanno ricevuto una profusione di bandierine BLU, 'quasi' perchè manca, naturalmente, Sottomarina!

 Quindi, devo ricavare "in negativo" che quel tratto di spiaggia, compreso tra la foce del Fiume Brenta e la foce dell'Adige è INQUINATA, cioè non ha i parametri che fanno premiare altri luoghi come Jesolo, Bibione, Caorle, che non sono certo paradisi incontaminati! 
Mi indigna che NESSUNO avverta il turista sui rischi della balneazione. Io sono preoccupato per i miei bimbi e non mi basta la storiella 'dell'aria satura di iodio che tanto bene fa'! Questa si chiama OMERTA', i giornalisti hanno paura di scriverlo perchè c'è la mafietta degli stabilimenti, dei lidi, dei parchi, dei binghi e dei... bonghi! Questa impresa del profitto privato assicurato basata sullo sfruttamento selvaggio delle pubbliche risorse!
Qualche dato per riflettere:


A fronte di oneri concessori nell’ordine dei 130 milioni di euro all’anno a favore dell’erario, il fatturato di questa “industria delle spiagge” varia dai 2,5 miliardi dichiarati dai gestori (i contribuenti italiani più “poveri”, con una media di 13.600 euro a testa) ad almeno uno di più stimato dalla Guardia di Finanza, per raggiungere i 6-8 ipotizzati da alcuni esponenti ambientalisti (fonte LA REPUBBLICA 14.07.2012).
Un fenomeno particolarmente allarmante riguarda la progressiva scomparsa delle dune di sabbia, “costruite” nel tempo dall’azione del vento e invase ormai dalle file di ombrelloni e sedie a sdraio, dai chioschi, dai campetti di calcio o beach-volley e, quindi, non più in grado cioè di svolgere la loro funzione naturale di barriera protettiva, si veda Rosolina e Porto Caleri...
Se prendiamo il caso di Sottomarina, la famosa “fascia protetta” di cinque metri dalla battigia molto spesso è più affollata di un'autostrada, con torme di anziani e non che avanzano stolidamente e caparbiamente verso l'infinito e... oltre!! Rendendola, quindi, impraticabile per i bambini amanti delle potenzialità della sabbia e per chiunque si voglia concedere una semplice sosta di pochi minuti.
Dal 2006 una direttiva comunitaria sulla circolazione dei servizi (detta 'Bolkestein') impone la modifica dei vantaggiosissimi contratti con lo Stato Italiano, stipulati dagli albergatori decine di anni fa che ha consentito loro di DIVENTARE DI FATTO PADRONI DELLA SPIAGGIA PROSPICIENTE le loro strutture. Se venissero fatte osservare le semplici regole della concorrenza non potrebbero mai verificarsi casi di spiagge assegnate in concessione ad un privato per OLTRE VENTI ANNI con canoni di locazione così bassi da risultare vergognosi...
Ma ai boss delle categorie interessate allo sfruttamento intensivo, privato e senza gara -cioè senza una libera concorrenza che di fatto favorirebbe lo STATO-  interessa solo salvaguardare i loro privilegi e i facili  guadagni, garantiti, DA NORD A SUD, da un esercito di pecoroni che intende la vacanza al mare come un frenetico bighellonare dal lettino alla doccia, dal chiosco alla piscina, da questa al bar, poi alla sdraio e... si ricomincia! Gente che di sicuro non ha "la cultura del MARE", individui indifferenti al colore dell'acqua ma molto attenti al colore dell'aperitivo e al volume della colonna sonora filodiffusa al lido. 
Una MASSA informe di vacanzieri di così basso livello, insensibile ai valori della BELLEZZA del Paesaggio, della SALVAGUARDIA e TUTELA dell'ambiente marino, è del tutto indifferente davanti alla trasformazione dei litorali in LIDI privati, vere e proprie 'fortezze' a pagamento, dotate di invasive strutture fisse in cemento -nate come provvisorie o stagionali- che favoriscono il progressivo e, forse, irreversibile ABRUTTIMENTO della costa!

 

lunedì 1 agosto 2011

UN TUFFO NEL PASSATO: MILAZZO, ESTATE 2011... O ERA IL 1991?

 

Proprio così! La mia breve vacanza milazzese mi ha dato l'impressione, spesso la certezza, di rivivere sensazioni, incontri, emozioni, imbattermi in persone, atteggiamenti, situazioni di un passato nemmeno tanto recente. MACROSCOPICI INDIZI mi hanno confuso: il CASTELLO quasi del tutto chiuso ed inaccessibile; la riviera di PONENTE negletta e abbandonata all'incuria con i terrapieni sudici, degradati, consegnati ai camperisti abusivi; la riviera di LEVANTE deturpata dalle ville abusive dei papponi locali che in 30 anni si sono accaparrati tutti gli accessi al mare; i turisti che vagano attoniti sotto il sole nel caos di un porto privo di TERMINAL per le Eolie; le POSTE sempre incasinate ed aperte part-time; i GARAGE-man che continuano a "spalmare" impuniti le auto dei turisti nei pubblici parcheggi... persino l'assessor(A) comunale ai Beni Culturali è la stessa persona del 1991!!! Anche incrociare dei miei coetanei quarantenni che, esattamente come 20 anni fa, facevano zig-zag nel traffico rumoroso, fieramente senza casco, su grosse moto mi ha davvero "emozionato".  Anche vedere auto condotte da abbronzatissimi giovani genitori o, peggio, da nonni giovanili super-sprint con bimbi piccolissimi, spesso neonati, allegramente seduti in braccio, ignorando le più elementari regole di sicurezza! Ho visto interi nuclei familiari su un unico motorino sfrecciare nel porto affollato. Tuttavia, in molti casi  ho verificato che il pater familias mostrava di voler scrupolosamente  rispettare le norme: indossava il casco... SOLO LUI!
Riguardo al più grande, devastante, primario PROBLEMA, la SPAZZATURA,  ebbene, si continua sempre a gettare via tutto in discarica: raccolta differenziata allo 0%! Indietro di 20 anni rispetto al Nord, indietro di 10 anni anche rispetto ai pochi comuni siciliani virtuosi come Castelbuono. 
Negli ultimi anni il servizio di smaltimento è stato assicurato ("alla meno peggio") da tutte le amministrazioni che si sono insediate, alternando raccolte regolari ad emergenze quasi sanitarie, bollette impazzite ad incendi dolosi di cassonetti. Rispetto ai livelli vergognosi a cui si era arrivati con la precedente amministrazione, devo dire che quest'anno non ho dovuto fare lo slalom con i passeggini dei bimbi tra i mucchi di monnezza. Ho dovuto, tuttavia, spesso lasciare i rarissimi tratti di marciapiede praticabile per aggirare i cassonetti vuoti (ma MAI puliti), le ampie chiazze di percolato e il tanfo insopportabile che ristagnava intorno, affidandomi alla capacità di schivare gli ostacoli dei "piloti" locali. Già, qui corrono sempre tutti, hanno tutti fretta di arrivare da qualche parte... ma dove?
In sintesi, questo importante, anzi basilare servizio  al cittadino nel 2011 viene  ancora effettuato secondo un sistema di raccolta primitivo, che possiamo definire della "serva sciocca": spazzatura rigorosamente  indifferenziata viene portata in discariche più o meno lontane, per levarla di torno velocemente, con la stessa mentalità di quella servetta "furba" che spazzava la polvere e la nascondeva sotto il tappeto per sbrigarsi.  Quello che fa più rabbia, è che nessuno vuole esercitare l'autorità per imporre, almeno agli esercizi commerciali, lo smaltimento adeguato dei  rifiuti! Il mega-centro commerciale, ritrovo dei Milazzesi, diventa sempre più grande, sul modello superato di Catania/Misterbianco di 20 anni fa ed, esattamente come 20 anni fa, i quintali di rifiuti che giornalmente produce finiscono in discarica... Il problema delle "bombe ambientali" che scoppieranno tra pochi pochissimi anni (o  mesi?)  per discariche stracolme ormai poste a ridosso di abitati, è meglio lasciarlo magari al prossimo consiglio comunale? ...forse al prossimo anno? Ma non è più possibile ormai, pensare di scaricare tutto semplicemente, come si faceva negli anni "allegri" della I Repubblica, alle "future generazioni"!
Nelle 2 settimane di permanenza in questa trascurata ma splendida cittadina mi sono imposto di conferire all'ecocentro di Barcellona tutta la plastica e tutta la carta che avrei prodotto, inevitabilmente destinata ai sozzi cassonetti. Questa è diventata quindi una vera e propria vacanza (abbastanza parzialmente) "SOSTENIBILE". All'ecocentro, NON ritirano il vetro (!) e, invece, di praticare sconti sulla bolletta o dare info dettagliate regalano il classico "piatto di lenticchie" ma, per carità, è già qualcosa! Sarei curioso di sapere, oltre ai miei cugini e a 4-5 conoscenti, quanti altri concittadini siano disposti a fare abitualmente la stessa cosa ...
Manca sia la volontà politica sia quella “popolare”. Non è infatti ammissibile che nel 2011 ci sia gentaglia che butta impunemente i rifiuti per strada o abbandoni le bottiglie di vetro su una spiaggia frequentata da bambini (Croce di Mare). Questi mi sembrano livelli intollerabili anche per un paese terzomondiale.
Secondo me, a Milazzo, come nel resto del Meridione, esiste da sempre un insormontabile problema: il corpo civico è costituito da un 20% di "persone" civili e consapevoli (che leggono, viaggiano, si impegnano, ...spesso emigrano) e che, purtroppo, non ha i mezzi per digrossare l'80% di con-cittadini che costituisce una massa amorfa, "gente" che vive di espedienti come ha sempre vissuto, spesso allegramente guazzando nell'illegalità. Vai a spiegare al "figo" che sfreccia con tutta la famiglia al seguito, senza casco o senza cinture, cosa significa "ra-a-ccc-ol-taaa diff-eree-nzia-taaa"!
Paradossalmente, quando elementi di quel 20% minoritario (la cosiddetta “società civile”) riescono ad accedere ad incarichi pubblici, talvolta, sembrano affetti da quella che io definisco  “Sindrome di Scion Scion", cioè essi fanno progetti da far invidia al "sindaco" di Stromboli (che voleva la musica di Morricone filodiffusa in tutta l'isola nel film "DIARIO" di Moretti): organizzano interessanti rassegne, mostre, concerti o festival in splendide location milazzesi, spesso ignorando che, se non i concittadini, certamente i "forestieri" sono soliti gustarsi queste iniziative OVUNQUE, SENZA dover schivare pattume, liquami, carcasse di auto abbandonate sui marciapiedi, cassonetti maleodoranti.
Sulla rimanente parte di popolazione (ca. l'80%), gregge imbelle, ignorante, rancoroso, TV-lobotomizzato, maleducato e voltagabbana, non ho molto da dire: è lo storico serbatoio elettorale della mediocre classe politica locale che si compra il suo favore con i botti e i fuochi pirotecnici, con le bancarelle della 'calia' in Marina, con il cantante "famoso" alla festa del patrono e altre amenità del genere!
E se almeno la piccola élite pensante pretendesse SUBITO, anche per Milazzo, una semplice struttura come l'ECOCENTRO di Barcellona? Una realtà funzionante con gestione TRASPARENTE, s'intende! E se qualcuno finalmente si rendesse conto, in tempi di grave crisi, che si possono creare posti di lavoro col riciclaggio anche a Milazzo
Per convincere/costringere il resto della popolazione, cioè la "massa ineducata pecorona" a riciclare, invece, bastererebbe davvero poco: un'emergenza futura probabile tipo Napoli e conseguenti bollette salatissime? Forse... Molto probabilmente essi rimarrebbero scossi solo se venissero colpiti e interrotti i loro monotoni rituali: a correre con i motorini sui liquami si rischierebbe parecchio, come potrebbe essere difficoltoso 'ciabattare' in Marina sul tappeto dei propri rifiuti per giorni... altrimenti, sono sicuro, non cambierà MAI niente!